
Come dipingere le pareti della cucina: tutti i passaggi
Dipingere la nostra cucina comporta la messa in pratica di alcuni semplici passaggi fatti di attenzione e preparazione delle pareti prima di divertirci con la pittura.
La pulizia delle pareti
Le pareti e le superfici della cucina si distinguono da quelle di altre stanze perché sono spesso unte. Prima di cominciare la fase di tinteggiatura dunque, è importante pulire accuratamente tutte le superfici per poter raggiungere una buona finitura. Il modo migliore per farlo è utilizzare del sapone a base di zucchero o una soluzione detergente aggressiva. Al contempo basta prendere un recipiente di acqua calda e risciacquare accuratamente tutti i residui prima di mettere ad asciugare le superfici.
La seconda fase comporta la copertura di bordi di piastrelle, elettrodomestici, rivestimenti e piani di lavoro con nastro adesivo. Questo ci consentirà di creare uno spazio pulito e fresco sulla superficie da verniciare. È meglio tenere coperti anche con un foglio di plastica per raccogliere eventuali gocce residue.
Dipingere dall’alto verso il basso
Come in ogni stanza, anche in cucina bisogna iniziare a dipingere cominciando dal soffitto andando verso il basso, in modo che eventuali gocce di vernice non cadano su parti della superficie già dipinte. Per soffitti e pareti, utilizzare una vernice da cucina: esse so differenziano da altre in quanto resistenti e progettati per essere facilmente tolte in un secondo momento.
Una vernice vinilica standard può essere ideale per i soffitti in quanto non devono essere lavati regolarmente. Meglio un pennello rispetto al rullo, in quanto arriva anche nei punti più nascosti o negli angoli.
Dipingere le porte dell’armadio di vernice
Se ci è balenata alla mente l’idea di dipingere le ante dell’armadio della cucina, bisogna in primis smontarle e pulirle. Per lavarle andrebbe usato del sapone a base di zucchero o detersivo, quindi sopperire ad eventuali graffi o intacchi nelle porte con stucco per legno, prima di levigare le aree e pulirle. A seconda della superficie, può valere la pena usare un primer speciale e un sottopelo che ha lo scopo di rendere più duratura la copertura. Insomma, questa sorta di rivestimento per mobili soddisferà le nostre aspettative.
L’ultima fase per rimodernare la cucina è dipingere tutta la lavorazione del legno. Bisogna sempre fare un movimento con il pennello dall’alto verso il basso, iniziando dalle finestre. Il consiglio è di iniziare la tinteggiatura al mattino in modo da avere un giorno intero per fare asciugare la pittura prima di dover chiudere la sera. Quindi, rivestire la porta, il telaio della porta e l’architrave, compresi i battiscopa. Dipingendo il battiscopa per ultimo, c’è meno rischio che nella spazzola si accumuli sporcizia o polvere.
I colori prediletti in cucina
Ora che sappiamo come si tinteggia, siamo pronti a rifare la cucina. È dunque tempo di pensare al colore. Bisogna pensare che non è importante più di tanto la nostra preferenza cromatica quanto le regole di design. Per cui circa la scelta di colori, ci sono alcune idee per iniziare.
Partiamo dai colori del mare. Se il blu e il bianco appaiano troppo strong, si può scegliere la tinta “marine”. Si tratta di un tono più ricco è radicato in una cucina, e che si abbina bene ad ogni tipo di arredo.
Anche il grigio può essere un colore fresco e rilassante, al contrario di tutti che lo considerano sempre noioso. Lo spazio di cottura minimalista si fonde con l’illuminazione d’ attualità e forme geometriche per mantenerlo fresco, moderno e divertente.
E infatti anche quando appare ai nostri occhi troppo duro, si può optare per un grigio bianco. Si appresta ad essere leggero e luminoso, anche perché le tonalità più calde aiuteranno la nostra cucina ad apparire più invitante.