
Tavolo da pranzo: un complemento d’arredo indispendabile ed elegante
Nel momento in cui si decide di arredare una casa, dobbiamo dare importanza alla fase di acquisto del tavolo da pranzo. Quest’ultimo dovrebbe avere degli specifici canoni estetici, soprattutto dovrebbe presentare dei requisiti funzionali e di praticità. Non sono poche le cose di cui tenere conto. Si deve pensare infatti a forme, materiali, dimensioni e così via. da
La questione dello spazio
Se cambia la moda, cambiano con lei anche i requisiti essenziali per un buon arredamento. Motivo per cui all’interno della propria casa si dovrebbe pensare alla questione dello spazio. Se prima infatti le stanze erano enormi, perché si pensava ai pranzi di famiglia, oggi invece non è così. Da dieci anni a questa parte è stata ridotta la zona living. Dando importanza quindi ad altre necessità lo spazio si è ridotto e con lui anche le dimensioni del tavolo.
Quindi, per organizzare bene le sinuosità della stanza, dovrebbe passare tra il tavolo e le pareti della stanza una distanza di almeno 80 centimetri. Viceversa, tra il tavolo e zona di passaggio sarebbe meglio che ci sia una ulteriore distanza, minimo 120 centimetri. Questo in maniera tale che non si presentino degli ostacoli durante i movimenti. Una volta selezionata la posizione ideale del tavolo tenendo conto di queste variabili, sapremo lo spazio che ci occorre e quindi potremo passare alla scelta del tavolo.
Pensare alle dimensioni
Esistono quindi alcune misure minime da prendere in considerazione quando si scegliere questo complemento d’arredo. Non si deve pensare solo alla forma estetica, ma anche all’aspetto funzionale, pratico e comodo.
Si deve poi tenere a mente che di norma ci vorrebbe un’altezza di distanza dal pavimento che oscilla tra 70 e 75 cm. Questo affinché le gambe dei commensali riescano ad entrare in maniera agevole. Si deve infatti considerare che sul tavolo si vanno a poggiare piatti e bicchieri: non va bene dunque una dimensione più stretta, perché risulterebbe poco pratico e completamente scomodo! Per quanto concerne la lunghezza del tavolo, deve essere tale che ci sia una distanza tra le gambe di almeno 62 cm.
Che forma scegliere
E arriviamo alla forma. In questo caso la scelta verrà condizionata dallo spazio a disposizione e anch’essa è influenzata da condizioni estetiche e pratiche.
La forma più comune di solito è rettangolare dal momento che permette, a parità di ingombro, quante più numero di sedute possibili. L’aspetto particolare di questa tipologia di tavoli è che consente la presenza di molti commensali in quanto permetterà di stabilire chi tra questi sarà il “capotavola”.
Invece, il rotondo aboliscr il problema della disposizione delle posti e delle gerarchie ma allo stesso tempo è troppo ingombrante.
La questione dei materiali
Infine si deve tenere presente la questione dei materiali. I tavoli in cristallo di solito vanno bene per uno stile moderno e contemporaneo degli ambienti. Essi sono all’apparenza attraenti ma hanno bisogno di una gran cura e sono soggetti a graffi e rotture. Motivo per cui non vanno bene se abbiamo dei bambini.
Passiamo ancora al materiale in legno che pur essendo delicato, allo stesso tempo è robusto e richiede meno manutenzione (sarebbe quindi l’ideale mettere sulla superficie dei centrotavola e non appoggiarvi sopra pentole calde!). Il tavolo in legno ogni tanto deve essere lucidati con prodotti mirati per farlo tornare come nuovo. E poi ancora va considerato che, i tavoli in legno si adattano ad ogni tipologia di stile.
Il legno va bene in ambienti moderni, ma oggi ancora più particolari sono i tavoli in rovere dalle linee essenziali e pulite, che vanno bene anche con gli arredi classici.
Altri materiali alternativi sono la plastica, plexigas o acciaio che vanno bene per stili moderni ma che potrebbero anche stancare. Comunque sia va sempre seguito il proprio gusto.