
Rezzo, il Duomo vecchio riprende vita con la rete elettrosaldata
Una soluzione atipica, per ridare vita a una delle scoperte più sensazioni emerse ad Arezzo. Edoardo Tresoldi con una semplice “rete elettrosaldata” è stato capace di emozionare tutto il mondo.
Sul colle del Pionta, una serie di scavi anno portato alla luce quello che con buona probabilità si possono dire i resti del Duomo vecchio di Arezzo. I lavori di restauro potrebbe durare anni, così si è cercato una soluzione per riuscire a riportare splendore dove prima cera solo terra e polvere.
Le fondamenta sono visibili a occhio nudo, grazie al lavoro degli archeologici, ma è il resto del Duomo che purtroppo è andato perso nei secoli passati. Distrutto nel 1561 da Cosimo I de’ Medici, ora solo grazie a una imponente e complicata ricostruzione in 3D si può immaginare la sua bellezza. Ricostruzione, che è stata eseguita con una serie di reti metalliche.
Questa rete elettrosaldata, è stata utilizzata per dare vita alle proiezioni che gli studiosi sono riusciti ad ottenere dai resti del Duomo. Di sicuro non si potranno ammirare le opere d’arte che erano presenti sulle pareti di questo luogo sacro, ma questa sorta di ologramma riesce a rendere bene l’idea della grandezza e imponenza del vecchio Duomo.
7 tonnellate di ferro sono state utilizzate per la realizzazione di questa opera permanente. La rete elettrosaldata e zincata, utilizza per resistere meglio all’usura che gli agenti atmosferici porteranno, è stata inaugurata nel 2016. L’artista che ha ideato tutto questo, è un ragazzo lombardo di 30 anni che si chiama Edoardo Tresoldi. Artista e scenografo, è riuscito nel difficile compito di realizzare un’opera in grado sia di mostrare la grandezza del Duomo sia a impressionare i visitatori. Di giorno, ma in particolar modo durante le ore diurne (grazie a un sapiente utilizzo della luce), l’opera lasci a bocca aperta tutti i visitatori che si apprestano ad ammirarla. Riviste di fama internazionale come Forbes, hanno dato risalto all’opera e all’artista per una così grande rivoluzione nel campo della tutela delle opere d’arte.
La duttilità di queste reti metalliche, che sono resistenti ma allo stesso tempo si piegano con facilità alla volontà degli uomini, hanno reso possibile riportare alla vita un pezzo di storia ormai perduto. Non sarà come avere il vero Duomo Vecchio, ma in questo modo è possibile ammirare la magnificenza della sua costruzione e ammirare i resti che sono stati riportati alla luce con così tanta fatica dall’equipe di archeologi nel corso degli anni.