
Cosa deve prevedere una casa per disabili?
Quando ci occupiamo della costruzione di un immobile, finalizzata ad una successiva vendita o comunque affitto dello stesso a terzi, dobbiamo renderlo il più completo possibile. Una casa completa, ricca di comfort e funzionalità adatte davvero a qualsiasi evenienza, ha infatti la possibilità di rientrare negli interessi concreti di un numero molto più elevato di potenziali clienti e di essere maggiormente apprezzata.
Tra tutte le alternative di cui è possibile dotarla, sicuramente una delle opzioni più importanti riguarda la scelta di accessoriarla di modo tale che sia adatta ai disabili. Ovvero, strutturare l’abitazione di modo che essa offra anche a queste persone la possibilità di vivere al suo interno trovandosi perfettamente a proprio agio. Ma che cosa deve prevedere una casa per essere congruente alle esigenze dei disabili?
Entrate e spazi
La prima regola per costruire un edificio con queste caratteristiche è quella di rivisitare obbligatoriamente quelli che sono i normali spazi di un alloggio, di modo da adattarli alle esigenze delle persone disabili. Tutto infatti dovrà avere una dimensione maggiore rispetto a quelle standard, a cui siamo abituati. Prendiamo ad esempio le entrate: per consentire il passaggio di un disabile, la larghezza minima di una porta è di almeno 80 cm.
A questo dato vanno aggiunte alcune accortezze: in primo luogo è consigliabile che le porte, siano esse quelle interne all’alloggio o quella d’ingresso, siano di tipo scorrevole per la maggiore semplicità nei movimenti di apertura e chiusura. Sarà inoltre molto utile il tipo di maniglia: la nostra scelta dovrà ricadere ovviamente su maniglie il più possibile adatte alle esigenze di queste persone.
In secondo luogo, per quello che riguarda il semplice raggiungimento della porta d’ingresso, un edificio su più piani dovrà necessariamente essere dotato di ascensore interna. Dunque se vorremo erigere una casa di questo tipo, dovremo essere assolutamente al corrente anche di come funziona manutenzione ascensori.
Definita la questione delle porte, torniamo adesso al più generale discorso relativo agli spazi. Tutti questi dovranno essere strutturati in maniera differente dal solito, di modo da consentire il passaggio a queste persone ed eventualmente alle loro attrezzature. Dunque come spazio ideale tra i vari mobili di ogni stanza e tra questi ed il muro potremo prendere in riferimento una misura indicativa che va dai 70 ai 95 cm.
In fase di strutturazione e costruzione è da considerare anche lo spazio di rotazione delle attrezzature per disabili: quello minimo corrisponde solitamente a 150 cm (può arrivare fino a un massimo di 170). Sarà quindi questa la dimensione minima per eventuali corridoi. Ogni ambiente dovrà garantire in sostanza una sufficiente mobilità.
I mobili e l’arredamento
Presa nota di queste principali direttive, andiamo a vedere adesso in che modo arredare gli spazi che abbiamo definito essere più larghi del solito. In generale, per qualsiasi ambiente, è consigliabile utilizzare armadietti e mobili che non presentino alcun tipo di spigolo e pavimenti dotati di un’azione antiscivolo. Per quanto riguarda invece il letto, la sua altezza non dovrebbe superare i 50 cm.
Passiamo adesso alla cucina ed al bagno, due luoghi molto importanti nei quali un disabile potrebbe però non avere i nostri stessi punti di riferimento: in entrambi i casi vale il consiglio di non collocare qualsiasi elemento – per esempio i mobiletti – ad un’altezza eccessiva. Questi devono infatti essere raggiungibili da persone che restano sedute o che presentano difficoltà di movimento.
Per quel che riguarda il bagno, i sanitari devono invece essere disposti in modo da non intralciare il movimento e la mobilità. I mobili o eventuali altri oggetti d’arredamento dovrebbero poi sempre presentare porte scorrevoli o che si aprano verso l’esterno, ed avere le estremità arrotondate.