
Asa Studio, tre decenni di innovazione nell’architettura d’interni
Se la storia di un’impresa virtuosa si potesse riassumere in poche parole queste sarebbero innovazione e tradizione. Con lo sguardo rivolto al futuro e i piedi saldamente ancorati al passato, così un’azienda come Asa Studio si conferma in poco più di tre decenni tra le più importanti firme dell’architettura d’interni e del design mondiale.
Fondato nel 1987 da Flavio Albanese, che lo dirige affiancato dal fratello Franco, lo studio Asa oggi conta 30 collaboratori suddivisi tra le sedi di Vicenza, Milano e Berlino, tre divisioni interne, un laboratorio di grandi dimensioni e una biblioteca specialistica con bel oltre 15.000 volumi.
All’attivo ha decine di progetti nei più svariati ambiti, dal Retail all’Hospitality passando per gli incarichi di interior design per privati e l’elaborazione di concept per la riqualificazione di spazi pubblici. Ma da dove nasce un successo simile e quali sono i valori e gli ideali che ispirano ogni giorno le menti creative dello studio Asa?
Storia e identità di Asa Studio
Asa Studio nasce a Vicenza sul finire degli anni Ottanta, epoca in cui i fratelli Flavio e Franco Albanese uniscono le loro menti creative per dare vita a qualcosa di unico sul territorio vicentino, prima, nazionale e mondiale, poi: uno studio di architettura e progettazione di interni completamente incentrato sul concetto di multidisciplinarietà.
Sin dai primi incarichi, infatti, è evidente l’apporto dei diversi trascorsi professionali di Albanese e dei suoi collaboratori così come le diverse influenze disciplinari nella realizzazione dei progetti. Influenze che spaziano dall’architettura al design senza disdegnare l’arte contemporanea e la ricerca visuale.
Non sorprende, quindi, che il marchio di fabbrica dei progetti Asa Studio sia oggi tanto evidente e riconoscibile. Inimitabile è, infatti, lo stile dell’headquarter di Vicenza, realizzato sul finire degli anni Novanta all’interno degli spazi dell’ex-tipografia Rumor. Si tratta di un ex-edificio industriale di circa 1200 metri quadrati, riconvertito in attività creativa e in cui sono state sperimentate e applicate le strategie di rigenerazione rapida tipiche dei progetti di riconversione delle strutture in disuso, firmati da Asastudio.
Così come iconico è lo stile di SINV Terminal, fashion showroom situato in via Morimondo a Milano. Il progetto è nato dall’incrocio di due strategie, da un lato la rigenerazione rapida di spazi industriali in disuso, dall’altro il principio di ri-naturalizzazione con il quale Asa Studio realizza soluzioni architettoniche che si integrino armonicamente con il paesaggio circostante a partire da una rilettura degli spazi che sia in grado di ristabilire l’equilibrio tra natura e funzionalità degli ambienti.
Verso l’Asia: gli incarichi più recenti
Da Vicenza al resto del mondo il passo è stato breve. Oggi Asa Studio vanta incarichi in tutto il mondo e progetti pubblicati sulle maggiori riviste di settore, nazionali e internazionali.
Nel 2018 lo stilista americano Thom Browne ha scelto proprio lo stile unico di Albanese e dei suoi collaboratori per lo store design di tutti i suoi punti vendita distribuiti in USA, Giappone, Italia e Cina.
Proprio in Asia, nel 2007, lo studio è stato chiamato a dare il suo contributo per il concept per la riqualificazione del centro storico di Pechino. Con il progetto Chinese Box, Asastudio ha proposto di recuperare i due edifici del Xisi Bei Restoration, incastrati tra gli hutong, ovvero i tipici insediamenti popolari della città vecchia.
Qui, sono stati proprio gli hutong e la planimetria intricata della città a ispirare il rifacimento degli edifici che oggi spiccano nel reticolo di stradine come due enormi lanterne rosse.